Dalla nascita della fotografia digitale (1995? Boh) ad oggi lo sviluppo delle fotocamere è stato piuttosto pigro. Certo, la corsa ai megapixel è stata furiosa, la ricerca della miniaturizzazione anche, ma queste due cose insieme non portano ad immagini migliori. Al contrario.
Le fotocamere ad ottica fissa hanno in realtà avuto un periodo "magico" dal 1999 al 2003, quando i maggiori produttori credettero in macchine serie, per l'utente evoluto (ma non professionista).
Le dotarono di ottimi obiettivi, versatili e luminosi, e di sensori sufficientemente grandi da produrre immagini di qualità, ma abbastanza piccoli da far rientrare tutto l'apparato in ingombri (e costi) ragionevoli.
Poi si resero conto di una cosa banalissima: chi ha una macchina ad obiettivo fisso, non compra altri obiettivi
Abbandonarono quindi questo mercato e all'utente smarrito consigliarono di passare alle loro reflex, che tanto costano uguale....
Ma la reflex non era un oggetto degli anno '50?
Ma si, certo, anche io ho usato le reflex a pellicola. Ed ho iniziato a fotografare nel 1985.
Ma per me il vantaggio delle reflex era quello di vedere attraverso l'obiettivo, poterlo cambiare o zoomare e vedere la prospettiva trasformarsi per rendersi subito conto di come sarebbe venuta fuori la foto.
Tutto questo lo fanno anche le macchine a digitali. Qualsiasi macchina digitale.
Anche quelle a 49,90 €. Non cambiano ottica, ma ti fanno vedere esattamente cosa stanno inquadrando.
Ma perché con il digitale non si è pensato subito di abolire quello specchio, introdotto oltre 60 anni fa?
Il parco ottico creato negli anni da Canon e Nikon impone loro una certa prudenza, ma una macchina senza specchio non deve necessariamente buttare a mare tutti i vecchi obiettivi, basta una adattatore-distanziatore.
Diverso il discorso per le aziende "minori" Pentax, Samsung, Ricoh, Sony, Panasonic, Olympus, Fuji non hanno mai raggiunto con le loro reflex i volumi di Canon e Nikon, anzi, ne sono lontani.
Avrebbero quindi avuto tutto l'interesse a rompere il mercato fotografico composto da REFLEX PRO-REFLEX ECONOMICA-COMPATTONA ZOOM-COMPATTINA ECONOMICA, ma fino al 2009 non l'hanno fatto.
Fino al 2009, appunto.
Sta arrivando l'ondata. Già la Panasonic G1 aveva aperto le danze; poi Olympus, poi altri modelli Panasonic. Stanno arrivando Sony e Samsung, rispettivamente con innesto alpha e K, (Samsung addirittura con una Full Frame) TUTTE RIGOROSAMENTE SENZA SPECCHIO. E poi si parla anche di una Fuji micro 4/3, di cui però si sa ancora poco.
Ma la notizia più sconvolgente a mio parere è quella che riguarda Ricoh, che è riuscita a prendere una direzione che mai avrei immaginato. In genere le cose che immagino accadono dopo anni. O non accadono affatto.
Ricoh presenta oggi (10 novembre 2009) una macchina con sistema sensore-obiettivo intercambiabile.
Cioè, se volete uno zoom 24-72mm ve lo dò con sensore 1/1,7 incollato dietro; se preferite un 50mm macro, posso fornirvelo con un bel sensore APS-C.
E non c'è limite all'immaginazione, solo all'ingombro e al costo.
In tutto ciò rischia di passare sotto silenzio il fatto, in realtà epocale, della diminuzione dei pixel tra la Canon G10 e la G11. E' la prima volta che accade ed è un ulteriore segno di svolta, e di maturità.
Un consiglio: se avete azioni Canon o Nikon, vendetele adesso.
Potrete magari ricomprarle tra qualche tempo, avranno un valore più basso.
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